Sistemi Georadar
GPR Ground Penetrating Radar

Prima di effettuare qualsiasi intervento di posa con tecnologie trenchless, è importante conoscere lo stato di occupazione del sottosuolo con altre infrastrutture dei servizi.
Una mappatura puntuale, infatti, permette di effettuare la migliore progettazione in termini di scelta del tracciato di posa e della tecnologia trenchless più adatta, evitando così dispendiose varianti in fase di lavorazione, con conseguenti oneri economici e temporali, blocchi cantiere e/o danni alle infrastrutture esistenti.
Le tecnologie per il rilevamento delle tubazioni nel sottosuolo - comprese nella famiglia trenchless delle Indagini Conoscitive - si basano su principi fisici, pertanto, variano in funzione delle caratteristiche delle tubazioni, delle proprietà intrinseche dei materiali e della natura del fluido trasportato.


Per una corretta scelta della tecnologia, vanno distinte:

  • Reti che emettono campi elettromagnetici
    • reti conduttive generatrici di campi (rame, alluminio, piombo, acciaio, ghisa, ecc.)
    • reti non conduttive in cui il campo viene generato da un elemento supplementare

  • Reti che non emettono campi elettromagnetici
    • reti non conduttive utilizzate sia per il trasporto a secco che umido, realizzate con materiali non metallici (Polietilene alta densità PEHD, PVC, guaina composita, cavi in fibra ottica, calcestruzzo, gres, ecc.)
    • reti conduttive che non generano campi nonostante siano metalliche (ad esempio ghisa con giunti isolanti)


Descrizione


La tecnologia Georadar - compresa nella famiglia trenchless delle Indagini Conoscitive - consente di rilevare, in modo non distruttivo e non invasivo, la presenza e la posizione di oggetti presenti nel sottosuolo per diversi metri in profondità, utilizzando il fenomeno della riflessione delle onde elettromagnetiche a particolari frequenze. Tale tecnologia permette di rilevare oggetti di qualsiasi tipo di materiale, sia conduttivo che non conduttivo.


Il sistema - costituito da un’unità di controllo e da una o più antenne - permette di acquisire, elaborare e interpretare i dati, restituendo elaborati grafici (cartacei o elettronici) bi/tri dimensionali in pianta o in sezione.


A seconda del numero di antenne e della frequenza utilizzata per l’introspezione, la tecnica permette di rilevare, più o meno accuratamente, la posizione e la dimensione degli oggetti presenti nel sottosuolo.


Campi di applicazione


L’uso della tecnologia è propedeutico all’impiego delle tecnologie di posa trenchless che comportino perforazioni o scavi ridotti perché permette di effettuare la progettazione della posa in funzione della presenza delle reti dei sottoservizi. Permette inoltre di effettuare analisi dei profili stratigrafici, indagini archeologiche e di ingegneria civile e ambientale.


Il suo impiego è condizionato principalmente dalle caratteristiche geologiche del terreno (la presenza di acqua, ad esempio, attenua la capacità di penetrazione dell’onda elettromagnetica) e dal tipo di oggetti presenti nel sottosuolo (per esempio la presenza di maglie metalliche).



Riferimenti


La tecnologia è descritta nella UNI/PdR 26.1:2017 - “Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale - Sistemi per la localizzazione e mappatura delle infrastrutture nel sottosuolo” (scaricabile gratuitamente dal sito dell’UNI).